In questo complesso restaurato e inaugurato il 28 novembre del 2003, dal 2005 viene ospitata la Fototeca Comunale Bruno Grandinetti, che raccoglie i fondi fotografici di 3 fotografi Potentini. Quello a cui è intitolata la Fototeca; Bruno Grandinetti che ha saputo raccontare la sua terra, evidenziando le criticità e migliorarla con le sue battaglie civili. Gli eredi, hanno donato una corposa raccolta di oltre centomila documenti tra fotografie, negativi diapositive e lastre in vetro. Poi quelli dei porto potentini Araldo Polidori e Iginio Ceccotti, i cui eredi hanno donato un sostanzioso fondo di negativi, fotografie e lastre in vetro, che raccontano la storia della vita della frazione rivierasca e dei paesi limitrofi. La struttura ospita anche la sede del locale Fotoclub Potenza Picena che si occupa della fototeca e di suoi tre fondi fotografici.
Nella navata centrale della Chiesa viene ospitato il Museo Kodak, unico in Europa, una raccolta di oltre 300 apparecchi che vanno dalla fine del 1800 alla fine del 1900. La collezione è stata donata dall’Amministrazione Comunale, da Enzo Romagnoli un concittadino che ha raccolto, con tanta passione, tutto questo materiale in 50 anni di ricerca in tutto il mondo e che, insieme all’Associazione culturale Montesanto, ne cura la loro manutenzione.
Sempre nella navata dell’ex Chiesa, possiamo contemplare tre tele di pittori ignoti di contenuto religioso del XVIII sec. e un trittico su tavola in legno di Paolo Bontulli di Percanestro del 1507, “Madonna col Bambino e Santi Giacomo Maggiore e Rocco”, di proprietà della Parrocchia dei Santi Stefano e Giacomo di Potenza Picena restaurata nel 2013, un capolavoro di arte sacra, di rara bellezza, da non mancare di visitare e ammirare.
Nel complesso troviamo inoltre una vasca termale di epoca romana e una lapide funeraria del periodo medioevale-rinascimentale.
In una sala a fianco con volta a mattoni ad arco si trova la bella location dell’Associazione Amici della Musica, con un bellissimo pianoforte a coda, locale adibito a concerti di musica sia classica che melodica, la sala è intitolata a Antonio Giannini fondatore dell’Associazione, scomparso anni indietro.