Fu edificata tra la fine del Trecento e gli inizi del Quattrocento, a seguito dell’allargamento della cinta muraria cittadina. Il suo nome deriva probabilmente da quello di un fosso sul cui corso fu costruita l’omonima fonte, utilizzata nei secoli passati come lavatoio e come abbeveratoio. Diverse le ristrutturazioni che ha subito nel tempo, tra cui quella del 1566 e quella del 1775: in occasione di quest’ultima, la facciata esterna fu sistemata secondo il gusto neoclassico, con l’aggiunta di alcuni pinnacoli alla sommità. Nel 1894, poi, si intervenne nuovamente per un altro restauro.